Anche il seminario di Pontecagnano Faiano ha partecipato al Convegno GAMIS tenutosi a Monreale nei giorni dal 27 al 30 aprile scorso. Al centro della riflessione il tema della dialettica tra cristiani e come l’ecumenismo possa aiutare la dimensione missionaria degli evangelizzatori del terzo millennio.
L’assise è stata introdotta da don Michele Autuoro, direttore di Missio, e da padre Ciro Biondi, segretario della PUM (Pontificia Unione Missionaria). I due presbiteri ci hanno ricordato l’ansia missionaria che ha contraddistinto il Beato Paolo Manna, uno dei maggiori artefici del rinnovamento missionario dei tempi moderni ed elaboratore delle idee fondamentali circa la evangelizzazione dei popoli che il Concilio Vaticano II ha fatto proprie, anche e soprattutto attraverso gli scritti del Beato Paolo VI.
“A cosa serve il confronto ecumenico oggi?” è la domanda che ha risuonato durante tutto il convegno e i vari relatori hanno provato a rispondere a tale quesito.
Il primo ad intervenire è stato Padre Claudio Monge, teologo domenicano da ben 15 anni in Turchia e attuale parroco della Comunità parrocchiale “Santi Pietro e Paolo” ad Instanbul; Il frate italiano ha sottolineato che “vi sono principi universali imprescindibili che sono quotidianamente violati in Turchia, svilendo la sacralità dell’uomo e dei suoi diritti” pertanto occorre” che i cristiani, soprattutto in Medioriente e non solo in Turchia, debbano far maggiore leva sull’unione e sulla sofferenza comune per poter riconoscere la sofferenza dell’altro e veder riconosciuta la propria”.
Padre Claudio ha detto, infine, che “la missione non è strategia di conquista di nuovi mercati ma respiro della Trinità che rinnova noi stessi” e non ci poteva essere conclusione più proficua di questa giornata che un incontro di preghiera ecumenico tra i rappresentanti della Chiesa Evangelica Luterana, Chiesa Ortodossa Romena, Chiesa Evangelica della Riconciliazione, Chiesa Evangelica Valdese. Tale momento altamente dialogico e spirituale è stato presieduto dal vescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi. Va anche detto che tale incontro di preghiera nei gironi successivi ha dato vita ad una vivace tavola rotonda tra gli stessi esponenti che non si sono risparmiati dal rispondere alle serrate e provocatorie domande di noi seminaristi.
Il giorno successivo abbiamo ascoltato la relazione di Fulvio Ferrario, decano della facoltà Valdese di teologia di Roma, che ha rimarcato l’azione ecumenica del teologo luterano Dietrich Bonehhefer, precursore della necessità ineludibile del confronto con la Chiesa Cattolica Romana su quelli che solo i valori “non negoziabili” (famiglia, pace, vita ecc.) e sui quali non ci può non essere comune e assoluto accordo tra le due Confessioni religiose.
Il Convegno ha visto poi vari e serrati tempi di confronto tra i seminaristi, divisi in specifici laboratori. Il risultato è stata l’elaborazione del documento finale, che di seguito sottoponiamo alla vostra lettura, e che sarà inviato ai vescovi italiani che si riuniranno nel mese di ottobre del 2018 nel sinodo dal tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
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