«La tappa pastorale (o di sintesi vocazionale) è compresa nel periodo tra il soggiorno in Seminario e la successiva ordinazione presbiterale, passando ovviamente attraverso il conferimento del diaconato. La finalità di questa tappa è duplice: da una parte, si tratta di essere inseriti nella vita pastorale, con una graduale assunzione di responsabilità, in spirito di servizio; dall’altra di adoperarsi per una adeguata preparazione, ricevendo uno specifico accompagnamento in vista del presbiterato. In questa tappa il candidato è invitato a dichiarare in modo libero, cosciente e definitivo la propria volontà di essere presbitero, dopo aver ricevuto l’ordinazione diaconale» (Ratio fundamentalis, 74).
Dinamiche formative | Comunità pastorale – Sesto Anno |
In ascolto della Parola | Eb 5,1 |
obiettivo | identità sacerdotale:
“preso fra gli uomini”, “costituito in favore degli uomini”, presente “in mezzo agli altri uomini” (PO 3) |
virtù | carità (Benedetto XVI, Deus caritas est – Caritas in veritate) |
impegno | povertà-castità-obbedienza |
formazione
– umana
– spirituale
– intellettuale e teologica
– pastorale |
– virtù umane: magnanimità, accoglienza, disponibilità, generosità, condivisione, sobrietà, umiltà
– offerta di sé per amore – spiritualità di servizio (Gv 13,1-15) – maturo senso di appartenenza alla Chiesa – vissuto di misericordia
– integrazione tra: · sapere teologico, · vita teologale · vissuto pastorale
– farsi carico della fede dei fratelli, soprattutto dei lontani – accompagnare, discernere, integrare (Francesco, Amoris laetitia) |
esperienza pastorale
– in seminario
– in parrocchia
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– missione popolare in Metropolia e animazione ambiti di Verona
– in parrocchia: gruppi di adulti/famiglie, formazione degli operatori pastorali, organismi di partecipazione, ammalati |
rito | Presbiterato |
testimoni | Don Pino Puglisi |
esperienze estive | primo incarico da parte del Vescovo, formazione permanente |